Quale rullino scegliere per fotografare con la pellicola?

La fotografia analogica sta tornando in auge negli ultimi anni, con alcuni fotografi che apprezzano l’emozione dell’attesa e l’unicità dell’estetica della pellicola. Altri apprezzano la durata dei risultati, con negativi e stampe che durano per anni.

Oggi non c’è più una contrapposizione tra pellicola e digitale, i due media coesistono e la scelta è aperta. È un ottimo momento per tirare fuori le vecchie reflex classiche o per acquistarne una nuova e riscoprire le gioie dell’analogico.

Le Glacier Blanc visto dalla Dome del Neige des Ecrins – Fujifilm Provia 100

Come scegliere la pellicola giusta?

Provo ad immaginare che, se sei arrivato a questo articolo, non hai mai sperimentato la fotografia a pellicola. Qui, alcune considerazioni che andremo ad approfondire.
Per scegliere il rullino giusto per la fotografia analogica, ci sono alcuni aspetti da considerare:

Sensibilità ISO: la sensibilità ISO indica la sensibilità alla luce del rullino. I rullini a bassa sensibilità ISO (come ISO 100 o 200) sono ideali per le condizioni di luce forte, mentre quelli ad alta sensibilità (come ISO 800 o 1600) sono più adatti per le condizioni di scarsa illuminazione, per esempio in interni.

Sassolungo
Fujifilm Velvia 5o

Formato del rullino: ci sono tre formati principali di rullino: 135 (35mm), 120 e 110. Il formato 135 è il più comune e il più facile da trovare, mentre i formati 120 e 110 sono più costosi e sono quelli che si utilizzano nelle macchine fotografiche medio formato. Esistono anche pellicole con formati più grandi per le macchine fotografiche grande formato, come le folding.


Scadenza del rullino: alcuni rullini hanno una marcatura sul lato che indica la data di scadenza. Fai sempre attenzione quando acquisti. È facile, specie su siti come ebay trovare pellicole scadute, anche da molto tempo. Spesso queste pellicole non hanno perso granché della loro qualità ma è bene sempre cercare materiale scaduto da poco e ben conservato.

Qualità del rullino: in generale, è meglio scegliere rullini prodotti da aziende affidabili e con una buona reputazione tipo Kodak, Fuji, Ilford.

Scegliere il rullino giusto dipende dalle tue esigenze e preferenze personali, quindi è sempre una buona idea provare diversi tipi di rullini per vedere quali si adattano meglio al tuo stile di fotografia e alle tue condizioni di ripresa.

 

Alba sulle falesie del Gorges du Verdon
Fuji Velvia 50

Quale sensibilità scegliere?

La scelta della sensibilità della pellicola dipende dal soggetto e dalle condizioni di luce. Le pellicole con una sensibilità più bassa, tra ISO 50 e ISO 200, sono ideali per fotografare in studio o all’aperto in giornate soleggiate, come per noi di Trekking Fotografici in montagna, e offrono una qualità d’immagine senza grana.
Al contrario, le pellicole con una sensibilità più alta, come ISO 3200, sono perfette per scattare in ambienti bui o per fermare l’azione, ma bisogna aspettarsi una grana più evidente che spesso in pellicola è meno odiosa del rumore digitale.

 

Riassumendo:

50-200 iso sono le pellicole che si utilizzano di giorno e in giornate soleggiate.

400 iso sono le pellicole più versatili, per esempio per il reportage. Hanno una buona varietà di condizioni di utilizzo, per esempio sottobosco, giornate nuvolose.

oltre i 400 iso  si va verso pellicole molto veloci, utilizzate per esempio per fotografare l’azione di soggetti, scattare all’ombra o in interni illuminati e di notte.

 

 

Cosa vuol dire “Spingere e Tirare una pellicola”?

Come si fa in digitale, anche in analogico è possibile modificare la sensibilità iso che utilizziamo rispetto a quella indicata dal produttore, utilizzando un’impostazione ISO più alta (nota come “spingere”) o più bassa (nota come “tirare”).
Tuttavia, è importante che l’intero rullino sia esposto allo stesso ISO, in quanto si sta sovra-esponendo o sotto-esponendo il rullino. In generale, ciò viene fatto quando la sensibilità della pellicola non è adatta per la luce o per regolare il contrasto o la grana. Ricorda che alcune pellicole reagiscono meglio di altre.

Gruppo del Sella
Fujifilm Velvia 50

 

Quale rullino?

La scelta del rullino adatto dipende dalle caratteristiche di colore, tono, grana, versatilità ed estensione espositiva di ogni pellicola. Anche il prezzo e la disponibilità possono influire sulla decisione. Per capire quali stili e risultati ci piacciono di più, è importante sperimentare il più possibile.

Qui ti elenco alcune marche e rullini che utilizzo per il mio genere di fotografia, quella di montagna.
Se ti interessa questo argomento e non sai da che parte iniziare puoi seguire uno dei nostri corsi 

 

La pellicola fotografica Ilford FP4 Plus 125 ISO 135 rullino da 36 pose in bianco e nero è uno dei prodotti più conosciuti e diffusi a livello mondiale del brand inglese Ilford, sinonimo di pellicola fotografica bianco e nero. La FP4 Plus è apprezzata per la sua ampia latitudine di posa, robusta tolleranza all’esposizione e livello di contrasto medio, garantendo eccellenti risultati nella stampa anche per i fotoamatori meno esperti. La grana è leggera ma fine e la nitidezza molto alta, la sensibilità è di 125 ISO adatta per foto con luce diurna. La versatilità di elaborazione e la tolleranza di esposizione sono i suoi punti di forza, ma l’unica limitazione è il costo, quasi analogo a quello delle pellicole professionali.

 

La Tri-X 400 di Kodak è una pellicola negativa in bianco e nero professionale con un indice di esposizione di 400 ISO. Progettata per una vasta gamma di condizioni di ripresa, si distingue per la qualità del grano e la notevole nitidezza. Ideale per fotografare in condizioni di illuminazione difficili, con soggetti che richiedono una buona profondità di campo o per velocità di scatto rapide.

 

La pellicola Fujichrome Velvia RVP 50 è un’ottima scelta per la fotografia di paesaggio, anzi secondo me è il prodotto di punta. È un prodotto professionale a colori con un bilanciamento dei colori per luce diurna, noto per la sua elevata saturazione e vibrante tonalità dei colori. Con questa pellicola otterrai scatti dai colori caldi e vivaci, accompagnati da un alto contrasto e una straordinaria leggibilità in ombre e luce. Una delle pellicole più difficili da esporre, per questo non consiglio di iniziare a fotografare con questo film.

La pellicola negativa a colori Kodak Ektar 100 ha un indice di esposizione di ISO 100 e si distingue per la sua saturazione e i colori vivaci. È versatile e si adatta a molte situazioni, in particolare è ideale per essere digitalizzata tramite scansione.

 

Come la Ektar la Fuji PRO 400H è una pellicola negativa a colori della serie professionale di Fujifilm, a iso 400. Con un’elevata velocità d’esposizione, è resistente alle sovraesposizioni e sottoesposizioni. Si distingue per la sua fedeltà nei colori.