Meglio Nikon o Canon? e le altre marche?
Meglio Nikon o Canon? Le altre marche sono di buona qualità?
Se digitando su google sei finito a leggere questo articolo credo che dovrai leggerlo e riflettere un attimo su cosa stai cercando e perché lo stai facendo.
Nonostante io sia un fotografo professionista che usa Nikon, ormai possiamo dirlo, dal lontano 1996, premetto che non c’è una marca migliore dell’altra. Sottolineo che per scrivere questo articolo non sono stato pagato da nessun marchio.
Quando ci riferiamo a Nikon e Canon ma anche di Sony Fuji, Sigma, Leica, Panasonic ed Hasselblad, stiamo parlando di case che producono modelli di fotocamere di diverse qualità e dai cataloghi molto vari che spaziano dalle macchine entry-level alle professionali.
Sicuramente Nikon, Canon e Sony sono le marche che più rappresentano il mercato delle macchine fotografiche formato 35mm in questo momento.
In realtà in questo articolo non voglio scrivere di cosa è meglio ma voglio parlarvi di Canon e Nikon, perché da sempre sembra che se uno deve fotografare o è di una sponda o è dell’altra. In realtà la storia racconta qualcosa di molto interessante.
Quindi devo darvi una brutta notizia: in questo articolo soddisferò la vostra curiosità su quale marchio sia migliore, ma voglio raccontarvi la storia di questi grandi marchi e forse scoprirete il perché alcuni fotografi sono passati più volte da un marchio all’altro e altri sono rimasti solidali fino ad oggi ad un solo sistema.

Questa è la mia prima macchina fotografica, una Nikon FM del 1977
Devo ammettere che la uso ancora ed è ancora perfettamente funzionante.
Quando sono nate Nikon e Canon?
Nikon è stata fondata il 25 luglio 1917 a Tokyo, in Giappone, come Nippon Kōgaku Kōgyō Kabushikigaisha da Koyata Iwasaki, che iniziò producendo attrezzature ottiche conosciute come lenti “Nikkor”.
Canon Corporation è stata fondata il 10 agosto 1937 a Tokyo, sempre in Giappone inizialmente con il nome di Precision Optical Instruments Laboratory. La società è stata fondata dal Dr. Takeshi Mitarai insieme ad altri tre amici: Goro Yoshida, Saburo Uchida e Takeo Maeda.
Le storie di Canon e Nikon nei loro primi anni si intrecciano.
Nikon fu fondata per bloccare l’importazione dall’estero di vetro ottico e di lenti per binocoli e telescopi. La ragione era semplice: durante la Prima Guerra Mondiale nel 1917, il Giappone e la Germania erano in conflitto, e a causa della mancanza di vetro ottico, il Giappone decise di produrlo autonomamente attraverso l’azienda Nippon Kogaku Kogyo, che in seguito sarebbe diventata Nikon dopo la Seconda Guerra Mondiale.

12 cm f/4.5 Anytar prodotto da Nippon Kōgaku Kōgyō Kabushikigaisha
Nel 1933, Leica e Contax, producevano fotocamere costose e dominavano il mercato. Tuttavia, Goro Yoshida, rimase sorpreso quando smontò una di queste fotocamere e scoprì che era composta da parti relativamente semplici fatte di materiali economici come ottone, alluminio, ferro e gomma.
Insieme al suo cognato imprenditore Saburo Uchida e a Takeo Maeda, Yoshida fondò l’azienda Precision Optical Instruments Laboratory (poi Canon) per sviluppare un’alternativa alla Leica – una fotocamera telemetrica da 35 mm che le persone potevano permettersi.
Nel 1934 il prototipo di fotocamera di Yoshida era pronto – una fotocamera a otturatore a tendina a fuoco fisso da 35 mm. Il prototipo venne chiamato “Kwanon”, il nome della dea buddista della misericordia. L’obiettivo della fotocamera fu chiamato “Kasyapa”, nome di Mahakasyapa – un discepolo di Buddha.
In questo periodo, l’azienda adottò un logo per la fotocamera. Il logo includeva la parola “Kwanon” insieme a un’immagine che raffigurava il Kwanon dalle mille braccia e le fiamme.
Nel 1935, mentre Precision Optical pianificava come produrre le loro fotocamere in quantità per portarle sul mercato, si decise di cambiare il nome Kwanon in “Canon”.
In questa fase iniziale della storia l’azienda non aveva le risorse e le strutture per produrre un’intera fotocamera da sola, quindi si rivolse a un’altra azienda giapponese per chiedere aiuto. L’azienda che scelsero fu Nippon Kogaku Kogyo (Industrie Ottiche del Giappone), un produttore di ottiche consolidato che era in attività dal 1917. (Nippon Kogaku in seguito divenne l’attuale Nikon Corporation).
Nippon Kogaku accettò di costruire e fornire a Seiki Kogaku il meccanismo telemetrico, il supporto di messa a fuoco e le lenti – fondamentali per la nuova fotocamera. L’obiettivo era un Nikkor 50mm f/3.5.
Con questo supporto tecnico, il primo modello di fotocamera di produzione di Precision Optical – l’Hansa Canon – fu messo in vendita nel 1936.
Il contributo di Nippon Kogaku all’Hansa Canon può essere visto sulla fotocamera stessa. I primi modelli sono chiaramente contrassegnati con “Nippon Kogaku” sul fondo dell’elica di messa a fuoco. E, naturalmente, il nome “Nikkor” è visibile sull’obiettivo. (Le lenti Nikkor continuarono a essere utilizzate nelle fotocamere Canon fino al 1948, quando Canon iniziò a utilizzare le proprie lenti – che vennero vendute con il marchio “Serenar”).
Quindi, con l’aiuto di Nippon Kogaku Kogyo (Nikon), Precision Optical (Canon) riuscì a lanciare la prima fotocamera telemetrica giapponese a tendina a fuoco fisso da 35 mm.
Pensate oggi si vive in mezzo ai due schieramenti di fotografi, Canonisti e Nikonisti, quando invece le due case diedero alla luce la prima telemetro 35mm giapponese.
Logo della Kwanon e Nippon Kogako (poi Nikkor).
Anche se l’Hansa Canon non introdusse alcuna funzionalità rivoluzionaria, è accreditata per aver messo una fotocamera giapponese sullo stesso piano della Leica – un vero colpo per l’azienda che sarebbe diventata Canon.
L’Hansa Canon diede anche il via a Nippon Kogaku per diventare Nikon. Anche se avevano prodotto obiettivi per fotocamere in piccole quantità in precedenza, l’Hansa Canon segnò l’ingresso di Nippon Kogaku nella produzione di massa di obiettivi, che alla fine portò alla loro entrata nella produzione di fotocamere.
La collaborazione tra Seiki Kogaku Kenkyusho e Nippon Kogaku Kogyo segnò l’inizio dell’industria fotografica giapponese e dei marchi che conosciamo oggi.
Canon e Nikon nel dopoguerra.
Dopo la guerra Nikon iniziò a produrre fotocamere a lente intercambiabile, le famose Nikon F, che furono lanciate sul mercato nel 1959. Queste macchine fotografiche rivoluzionarono il mondo della fotografia, offrendo agli utenti la possibilità di scattare foto a colori di alta qualità.
Anche Canon dopo il conflitto riprese la produzione di fotocamere e obiettivi per il mercato civile. Nel 1955, la società lanciò la sua prima fotocamera a 35 mm, la Canonet. La Canonet ebbe un enorme successo e ha consacrato Canon come uno dei principali produttori di fotocamere.
Negli anni ’60, la società iniziò a sviluppare tecnologie avanzate per la produzione di apparecchiature ottiche, inclusi obiettivi intercambiabili con autofocus e fotocamere con autofocus.
Nikon continuò a innovare nel campo della fotografia, sviluppando macchine fotografiche a messa a fuoco automatica, lenti grandangolari e teleobiettivi di alta qualità e nel 1980 lanciò la prima fotocamera compatta Nikon, chiamata la Nikon 35Ti.
Nikon vs Canon: Una storia tecnologica
La perdita della leadership da parte di Nikon a favore di Canon nel mercato della fotografia professionale è una storia che coinvolge trasformazioni tecnologiche nel corso di 30 o più anni.
La macchina fotografica meccanica a pellicola Canon F-1 del 1971 aveva oltre 10.000 parti. Fu progettata per competere con la Nikon F, rilasciata 12 anni prima (con meno parti) e non era davvero un rischio competitivo nonostante la complessità.
Nikon prese un approccio molto conservativo nell’aggiunta di funzionalità avendo assicurato (e difeso) il mercato professionale. Otto anni dopo, rilasciarono la Nikon F3 che richiedeva per la prima volta batterie, ma aveva ancora un backup. Un otturatore meccanico che fu ampiamente pubblicizzato.
Per quanto possa sembrare folle, i professionisti, in particolare i fotografi di National Geographic in missione, erano terrorizzati all’idea di rimanere senza batterie, così Nikon fece una modifica. La pubblicità di Nikon era estremamente amplia ma si concentrava quasi interamente sui professionisti. L’idea di base sembrava essere quella di vendere macchine fotografiche per i consumatori perché i professionisti le usavano. Il piccolo pulsante/leva sotto quello cromato a sinistra è il rilascio manuale di emergenza dell’otturatore. (Mi è capitato più volte di doverlo usare con il freddo).
Devo dire che la scelta di mantenere la baionetta F per tutte le reflex 35mm da oltre 50 anni per me è stata una scelta molto importante. Oggi si possono usare lenti del 1970 in combinazione con una reflex digitale come la Nikon D6. L’uso di lenti “vintage” dal mio punto di vista è importante se si vogliono ottenere certi effetti creativi.
In contrasto, Canon ha utilizzato testimonial famosi collaudati provenienti da non fotografi (per lo più dello sport) evidenziando la semplicità d’uso. Si può notare la differenza di comunicazione dei due brand nelle pubblicità sopra.
Nikon è stata incredibilmente innovativa con le macchine fotografiche per i consumatori dove sentiva di poter “sperimentare”. Nikon ha rilasciato dozzine di modelli con esposizione automatica, misurazione sofisticata, motori integrati e infine persino l’autofocus nel 1986. Molte più macchine fotografiche per i consumatori che per i professionisti!
Nikon aveva una gamma estremamente ampia di macchine fotografiche con un gran numero di modelli per i consumatori, ma il suo focus e la sua attività erano davvero incentrati sui professionisti dove non ha rapidamente o ampiamente espanso la gamma di modelli. La Nikon F era del 1959; F2 del 1971; F3 del 1980; F4 (autofocus) del 1988; e alle spalle della rivoluzione digitale la F5 del 1996.
Famosa a tal punto che era associata ampiamente alla fotografia e, naturalmente, veniva menzionata nella canzone di Simon & Garfunkel “Kodachrome” … “Ho una macchina fotografica Nikon / Amo scattare fotografie / Quindi mamma non portarmi via il mio Kodachrome”.
Se prima Nikon era avanti di una decina di anni rispetto a Canon a livello tecnologico, nella seconda metà degli anni 80 con l’arrivo delle prime autofocus di Canon, Nikon iniziò a perdere vantaggio.
Inizialmente, Canon fu ampiamente criticata per aver progettato un nuovo sistema di obiettivi intorno all’autofocus, rompendo la compatibilità con il precedente attacco FD.
Dal 1964 ad oggi (2023) Canon ha cambiato sistema di baionetta diverse volte. Da FD (1970-1979, EF mount (1987), EF-M, EF-S per le camere EOS.
La baionetta che ha mantenuto la compatibilità su tre generazioni di obiettivi Canon (FD) a partire dagli anni ’60 fu cambiata con la nuova EF mount. Questa baionetta ha reso la messa a fuoco automatica molto più efficiente e veloce, supportando anche l’esposizione automatica nota come “priorità dei tempi” e “programmata”.

Canon EOS 650 con EF mount
Nikon, sulle sue fotocamere professionali, supportava solo la priorità del diaframma fino al rilascio del modello F4 nel 1988, sebbene la fotocamera prosumer Nikon FA del 1983 supportasse questi modi automatici.
La grande rivoluzione della fotografia digitale.
Se una prima rivoluzione fu l’autofocus la seconda grande rivoluzione della fotografia è stato l’avvento dei sensori digitali.
Le prime ricerche le dobbiamo a Kodak nella persona di Steven Sasson nel 1975. Lavorando sulla tecnologia, già esistente dei CCD, Sasson costruì un prototipo con sensore da 0,01 megapixel che registrava le immagini su cassetta.
La prima macchina fotografica digitale non la dobbiamo ne a Nikon ne a Canon, bensì a Sony. La Sony Mavica FD5, del 1981 utilizzava una memoria su floppy disk con una risoluzione di 570×490 pixel.
Dobbiamo aspettare il 1991, quando Kodak introdusse sul mercato la DCS-100 la prima reflex digitale destinata ai foto giornalisti. La macchina era fornita di un DSU, un’unità di registrazione e visualizzazione delle immagini. In realtà il sistema DCS era solo il sensore, che andava applicato alla macchina fotografica, in questo caso la marca che utilizzava il sistema era Nikon.
Fino agli anni 2000, Canon costruì un enorme arsenale sia di macchine fotografiche a pellicola che digitali e si concentrò sui consumatori, sull’usabilità e sulla affidabilità dell’elettronica, iniziando a vincere con una vasta gamma di obiettivi autofocus.
Anche se inizialmente criticata, la scelta di Canon fu vincente e acquisì rapidamente il mercato professionale grazie all’ottimo autofocus delle lenti e a una vasta gamma di lenti costruite fin dall’inizio per l’autofocus e lo sport, insieme a i primi nuovi corpi digitali.
Canon arrivò nel 2000 con la sua camera digitale EOS D30. Nikon abbandonò il sistema DCS di Kodak e produsse la Nikon D1 un’anno prima di Canon.
Nel 2003 Canon uscì con la Canon 300D aprendo il mercato delle macchine fotografiche digitali non solo ai professionisti ma anche agli amatori. La Canon 300D costava sotto i 1000€.
Il resto è storia recente. Nikon negli ultimi 3 anni ha recuperato mercato nonostante l’entrata di un grande competitor come Sony. Al momento i marchi più venduti risultano Canon con il 45% del mercato delle camere digitali, segue Sony con il 27% e Nikon con l’11,3%.
Bisogna tenere conto che dal 2020 si continua a registrare un calo generale delle vendite di macchine fotografiche. Dal 2020 al 2021 si è registrato una riduzione di quasi il 6%.
Sicuramente il mercato delle macchine fotografiche mirrorless è in aumento. Canon e Nikon hanno annunciato lo scorso anno (2022) che abbandoneranno la produzione di macchine fotografiche reflex. Per Nikon si tratta del primo cambio di baionetta dopo 63 anni.
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