Fotografare in Engadina alla ricerca della luce e dei colori

Prima di iniziare a fotografare bisogna studiare il paesaggio e la luce che lo illumina. Devo sapere già cosa voglio evidenziare, con quale luce e in quale situazione. Anche un pittore, prima di prendere in mano il pennello, ha già in mente cosa vuole disegnare, lo stesso vale per noi che vogliamo fotografare in “plein-air”.

 

 

Ecco perché abbiamo scelto di organizzare un tour in Engadina sulle tracce del famoso pittore divisionista Giovanni Segantini, che questa valle e nell’adiacente Val Bregaglia ha realizzato il Trittico delle Alpi.
Il nostro intento era quello di visitare tutti i luoghi dipinti nel trittico, ma per ragioni meteo, non siamo riusciti a salire a Muottas. Non per questo ci siamo persi d’animo e abbiamo puntato, sempre con lo stile che ci appartiene, verso altre meravigliosi spot-fotografici in valle.


 

 

Se si partecipa ad un tour fotografico con qualcuno che dell’immagine ha fatto il suo mestiere full-time è per provare qualcosa di diverso, cercare spunti di riflessione e nuove prospettive.

Nel rispetto delle rispettive inclinazioni artistiche e desiderata, questa volta ho premuto forte sul tema delle luci e delle ombre. In un posto con alte montagne, laghi e una valle esposta da est a ovest è stato possibile giocare a favore e soprattuto contro-luce.
Nella fotografia di paesaggio noto spesso che si cerca il sole alle spalle al massimo laterale, ma difficilmente ci si azzarda a scattare in controluce o quasi.

 

 

Senza nuvole, giocare in contro-luce, diventa ancora più difficile, quindi un interessante esercizio per ottenere qualcosa di diverso, evitando però la classica foto con il sole “stellato” se possibile.

Ecco che, per via dei vari cambi di programma dovuti al meteo, invece di visitare Soglio la sera, si è deciso di salire alla mattina. Fotografare il panorama delle Sciore con il solito sole radente mi pareva troppo scontato.

 

 

Così l’esercizio, inizialmente di stile, ha prodotto interessanti immagini, piene di ombre, ma descrittive delle fantastiche luci autunnali enfatizzando al massimo la vegetazione di querce, castagni e faggi.

 

 

Ci siamo focalizzati sulla vita rurale di Soglio, le baite e il fantastico bosco di castagno che circonda il paese.

 

 

La “grafia” di una foto, consentitemi, si realizza grazie alle ombre. Senza ombre mancano gli sfondi e i contorni. Se parliamo di paesaggio “pittorico” ritengo sia necessario capire bene quando fotografare e da quale posizione per evitare immagini piatte e poco tridimensionali.

 

 

Inoltre se allunghiamo la focale e insistiamo a giocare in controluce si ottengono particolari scorci che difficilmente l’occhio riesce a vedere.

 

 

Complici i larici che si lasciano attraversare dalla luce, immagini come questa diventano particolarmente interessanti. In questo caso si comprende la vegetazione e la tipica forma a “U” della valle scavata dai ghiacciai.

 

 

Restando in tema di ghiacciai, abbiamo fatto una deviazione nella valle del Morteratsch, non lontana da St.Moritz. Erano più di 10 anni che non entravo in valle senza neve. L’ultima volta ero sceso con gli sci da Diavolezza e non mi ero reso conto di quanto fosse arretrato il ghiacciaio che scende dalla vetta dei Palù e del Bernina. Ora si trova sopra un balzo roccioso, nel 2008 si trovava più o meno da dove ho scattato la foto a destra. Unica cosa da fare e registrare oggi (2019) con due scatti in bianco e nero l’attuale aspetto del fondo valle. Nel farlo ho preferito eliminare il colore e sfruttare al massimo il contrasto di questa landa veramente brulla.

 

 

Dove arrivava il ghiacciaio nel 1950 oggi cresce un bellissimo bosco di larice e un grazioso torrente di colore verde-grigio. La natura cerca sempre il modo di adattarsi e farsi bella nonostante i rapidi cambiamenti.

L’Engadina è una valle splendida, non è un caso che pittori come Segantini e Giacometti, siano stati persuasi dalle bellezze naturali e rurali di questi luoghi. Ancora oggi la maggior parte del territorio è conservato e si presenta piacevole, sia per i lievi pendii che offrono numerose passeggiate, sia per noi fotografi sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Torneremo nel 2020, restate sintonizzati.