Consigli sulla scelta dello zaino per i camminatori fotografi

 

Premetto che sono pochi gli zaini prettamente fotografici adatti alle esigenze di un trekking fotografico di durata maggiore di un giorno. In questo articolo non vedremo modelli, ma cosa controllare e cercare nei prodotti che assolutamente non deve mancare al nostro zaino per il trekking fotografico.

 

 

Vediamo alcuni pro e i contro tra zaino fotografico e zaino da trekking:


 

Zaino da trekking

PRO:

1. Schienale progettato per il trekking, ergonomico e molto comodo.
2. Spallacci correttamente dimensionati per lunghi trekking
3. Abbondante spazio tra tasche e cappuccio per riporre tutto l’occorrente per il trekking.
4. Copertura anti-pioggia
5. Resistenza all’abrasione.
6. Porta sci, bastoncini e ciaspole.

CONTRO:

1. Nessuno spazio protetto per le attrezzature fotografiche
2. Mancanza di scompartimenti imbottiti per separare le lenti
3. Poche tasche per riporre piccoli accessori come schede di memoria, kit pulizia etc.
4. Aperture scomode per riporre e prendere l’attrezzatura. (pochi zaini hanno zip sullo schienale o laterali)
5. Mancanza di legacci per fissare il treppiede

Zaino fotografico

PRO:

1. Scompartimenti protetti per lenti e fotocamera
2. Spallacci progettati per portare pesi importanti
3. Tasche alloggiamento accessori
4. Aperture laterali e sullo schienale per facile accesso alle attrezzature
5. Legacci per fissare il treppiede in diverse posizioni.
6. Certi zaini prevedono anche l’accessorio trolley.
7. Tasca porta laptop.

CONTRO:

1. Mancanza di spazio per i viveri e il vestiario da trekking
2. Certi modelli non possiedono il copri pioggia
3. Spallacci a volte sottodimensionati per il peso da portare.
4. Peso dello zaino eccessivo (certi modelli arrivano a pesare 4Kg, contro i 2Kg di uno zaino da trekking).
5. Materiali esterni poco resistenti.
6. Mancanza di porta accessori, quali sci, picozze, ciaspole.

Come si può notare mediamente questi sono i pro e contro dei modelli in circolazione.
Purtroppo l’attività escursionistica e fotografica, essendo di nicchia, non viene perfettamente coperta dai produttori di zaini, che spesso si riducono a produrre modelli che non riescono a coprire perfettamente tutte le esigenze.

 

 

Spazio per le lenti e la fotocamera

Uno dei problemi da risolvere è lo spazio per le lenti e la fotocamera. Negli zaini da trekking lo spazio è condiviso con tutto il resto nel sacco. Unica soluzione possibile quindi è di dotare uno zaino piuttosto capiente, parliamo dai 50 litri in su, di una borsa accessorio da inserire all’interno dello zaino come questa in foto.

 

 

La comodità sarà quella di avere un vero zaino da trekking con una borsa protettiva interna. Lo svantaggio sarà che ogni volta occorrerà spostare materiali dello zaino per estrarre la borsa.

Uno zaino fotografico da trekking, ne esistono di specifici della marca F-Stop o Lowepro posseggono uno spazio specifico separato da quello per il trekking.
Di solito non è molto spazioso ma è idoneo al tipo di attività.
Spesso questi zaini non coprono esigenze di trekking troppo impegnativi.

 

 

Problemi di peso

Se parliamo di trekking, ci riferiamo a escursioni di più giorni, magari di rifugio in rifugio o in tenda. Il problema principale quindi è quello del peso.

Se non vogliamo portare troppe lenti, sicuramente la scelta dovrà andare verso uno zaino da trekking.
Se le nostre esigenze sono di tipo professionale si può optare per i top di gamma delle aziende citate sopra. Attenzione che questi zaini sono molto pesanti.

Una buona regola su trekking di più giorni è quella di non superare i 20Kg di peso se siete allenati e i 12-15Kg di peso se non fate spesso trekking fotografici.

Di solito un kit fotografico che copra paesaggio e reportage non dovrebbe superare il numero di 3 lenti e un corpo macchina.

Se l’attività prevede la fotografia di fauna, quindi l’uso di teleobiettivi sopra i 200mm. Non tutti gli zaini da trekking sono in grado di contenere un teleobiettivo di grandi dimensioni.
Se il trekking fotografico è di tipo naturalistico il consiglio e di optare per uno zaino fotografico specifico o di uno zaino da trekking superiore i 60L.

 

 

Zaini da trekking

Gli zaini presenti sul mercato, specie quelli pensati per l’alpinismo di più giorni sono costruiti con una forma compatta a sacco e molto sviluppata in verticale.
Quindi sono abbastanza adattabili all’uso fotografico. Il mio consiglio è di non scendere sotto i 50/55L di volume così da poter inserire all’interno una borsa porta lenti.

Il grande vantaggio di questi zaini è il peso, la robustezza e l’ergonomia. Per esempio lo schienale è progettato in modo da non restare attaccato alla schiena, quindi evitandoci grandi sudate.
Altro vantaggio è la possibilità di regolarlo in altezza in modo che vesta perfettamente sulle spalle.

Schienali, cintura e spallacci.

Gli zaini fotografici di solito non sono equipaggiati di schienale ergonomico e a lungo andare diventano davvero scomodi durante il trekking.

Questo aspetto è davvero importante e spesso sottovalutato. Io consiglio di controllare bene la vestibilità dello zaino. La schiena deve respirare, lo schienale dev’essere rigido.
Se lo zaino è comodo potremo portare meglio il peso e per più tempo.

Uno zaino pesante e scomodo ci stancherà molto facendoci perdere quella concentrazione che serve per fotografare.

Gli zaini con schienali rigidi, distanziando lo zaino dalla schiena hanno meno spazio al loro interno. Se andiamo a scegliere uno zaino di questo tipo calcoliamo un 20% in più di volume nella scelta.
Per esempio se ci basta un 45-50L andiamo a scegliere uno zaino da 60-65L.
Tra i marchi più conosciuti troviamo Ferrino, Deuter e Lowepro

La cintura dev’essere adeguata al peso da portare. Attenzione a cinture molto sottili (sotto i 10cm di altezza) perché una volta strette vi taglieranno le anche e la vita per il peso.
Molti zaini offrono dei porta accessori sulla cintura.

Gli spallacci devono superare i 6-7cm di larghezza per distribuire il meglio possibile il peso dello zaino.
Ricordiamo che il peso dev’essere equamente distribuito tra cintura e spallacci.
È importante che gli spallacci siano dotati di richiamo del carico in modo da scaricare il peso sulle spalle.

 

 

Cerniere

Sicuramente gli zaini fotografici sono dotati di cerniere molto comode e veloci. Gli zaini da trekking invece spesso non hanno aperture a cerniera ma a sacco.
Sul mercato si trovano zaini da trekking o alpinismo con apertura sia a sacco che a cerniera sullo schienale. Quest’ultimi sono molto comodi per la fotografia, tra i marchi troviamo Ortovox.

Posizione del treppiede

L’ideale è di posizionare il treppiede o in verticale al centro dello zaino oppure in orizzontale sul fondo o sotto il cappuccio. È assolutamente da evitare lo zaino con il treppiede posizionato lateralmente. Un peso sbilanciato affaticherà una delle vostre spalle rendendo il trekking veramente poco confortevole.

 

 

Prima dell’acquisto

Un consiglio prima di acquistare è quello di valutare il volume degli accessori che dovete portare. Potete fare una prova con lo zaino che avete già cercando di riempirlo con tutto ciò che vi occorre sia per il trekking che per la fotografia.
Se per esempio già il materiale per il trekking riempe completamente il sacco di uno zaino da 30L sicuramente dovrete pensare di cercare zaini sopra i 50L per inserire anche il materiale fotografico.

Portate con voi il vecchio zaino in negozio per poter valutare le giuste proporzioni con quello nuovo.

Il mondo degli zaini ovviamente non finisce qui e se l’argomento è di vostro interesse potete scrivermi con i vostri dubbi e richieste in modo da scrivere un nuovo articolo.
Se vuoi saperne di più vi invito a partecipare ad uno dei nostri programmi che trovate a calendario.

 

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