Workshop: Autunno con neve nel Parco del Gran Paradiso
Quest’anno abbiamo chiuso in bellezza. Per la prima volta abbiamo allungato la stagione dei workshop fotografici autunnali fino ai primi di novembre e volendo, data l’anomala stagione, si poteva pure programmare un secondo tour fotografico a metà novembre.
La versione di 4 giorni dedicata al paesaggio della Val d’Aosta e la fauna del Parco del Gran Paradiso purtroppo è stata interrotta dal maltempo. Le nostre uscite si sono fermate il sabato, ma siamo ugualmente riusciti a sfruttare al meglio le differenti condizioni ambientali e di luce che si sono succedute.
Iniziamo con i paesaggi, quelli con il brutto tempo.
Per tutti i partecipanti è stata una scoperta poter muoversi con il maltempo, mitigando ovviamente i rischi. Molti non avevamo mai provato a fotografare il paesaggio sotto una leggera nevicata, la prima della stagione.
I sentieri erano ancora accessibili a piedi e la poca neve non disturbava il nostro cammino permettendoci ci cercare scorci conosciuti, ma visti con una luce completamente diversa dalla solita.
Sapevamo che il giorno dopo ci aspettava il bel tempo, quindi il primo giorno è stato molto didattico e di riscaldamento per quello successivo.
Infatti il venerdì una fredda giornata ci attendeva, ma con il sole e la neve sugli alberi.
Il giusto regalo che la natura offre sempre a chi è capace di aspettare!
Un forte vento di Foehn ci ha dato un po’ di fastidio ma le luci che continuavano a cambiare, le nuvole e la neve sui larici ancora in veste autunnale erano imperdibili.
Dato che il giorno dopo, anzi già la sera, si attendeva nuovamente brutto tempo, la nostra escursione è stata molto rapida, giusto per scattare quelle fotografie già pensate il giorno prima.
In molti casi bisogna essere pronti, avere le idee chiare e fare veloce.
Quindi discesa veloce e breve spostamento nuovamente nel Parco del Gran Paradiso per provare a fotografare camosci e stambecchi all’imbrunire.
Purtroppo il primo giro, nonostante le occasioni, non è andato granché bene. Lo sappiamo la fauna fa quel che vuole e bisogna a volte essere bravi osservatori e niente più.
Avere delle pretese, come se fossimo allo zoo, in un parco naturale può diventare snervante. Ma il nostro gruppo era preparato a tutte le evenienze, grazie anche ai miei consigli. Fotografare in natura è una delle attività più difficili per i fotografi.
L’attesa non è durata più di 24 ore. Il giorno successivo, complice una leggera finestra di tempo più clemente, siamo finalmente riusciti a salire in Valsavarenche. I camosci, nostro obiettivo del workshop erano li ad aspettarci sotto le chiome dei larici in veste autunnale.
Non è mancato anche qualche scatto al paesaggio con il teleobiettivo sotto una leggera nevicata.
Visto che iniziava a nevicare abbiamo deciso di rientrare, facendo una delle mie solite digressioni verso un altro spot interessante per la fotografia dei camosci.
La scelta era perfetta, infatti è stata occasione per qualche scatto più ravvicinato o creativo come questo sotto.
Sono dispiaciuto per chi doveva partecipare al weekend ma sabato e domenica, tra allerte meteo e possibili frane, non era proprio il caso di confermare. Il gruppo della versione di 4 giorni infatti è rientrato il sabato nel primissimo pomeriggio giusto per evitare il peggio.
Vi lascio ancora con questi scatti e vi aspetto al prossimo workshop esperienza naturalistica nel parco del Gran Paradiso di febbraio 2024 – Clicca qui per conoscere le date e il programma-
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