Tre Cime di Lavaredo – Drei Zinnen Giugno 2015
1° Giorno: Tramonto Lago d’Antorno
Un Giugno così caldo non lo ricordavo da tempo, e dopo un’interminabile viaggio arriviamo verso l’ora del tramonto al Lago d’Antorno, nostro luogo d’appuntamento situato poco prima del Parco delle Tre Cime di Lavaredo. E’ un laghetto abbastanza piccolo ma nelle sue acque si specchiano sia le Cime di Lavaredo che dall’altra parte i Cadini, simbolo Dolomitico per eccellenza. Lo scenario era molto suggestivo, in quanto la forte umidità movimentava sempre continui nuvoloni attorno alle montagne che si specchiavano perfette nelle tranquille acque del lago.
Fotograficamente abbiamo giocato molto sia con scatti verticali che orizzontali, la luce era perfetta.
Purtroppo l’ora blu non è stata delle migliori in quanto forti nuvoloni hanno coperto lo scenario stellato che il cielo ci avrebbe mostrato.
2° Giorno: Alba Lago di Misurina e salita al Rif. Auronzo e Locatelli
La sveglia è presto, verso l’estate l’alba arriva intorno alle 5 del mattino. L’umidità è molto alta.
La postazione scelta è un classico al Lago di Misurina, in fondo sovrasta il gruppo Dolomitico del Sorapiss.
E’ stato un sunset un pò debole di colori e con poche nubi, quindi mi sono aiutato con l’ausilio dei filtri per compensare la gamma dinamica della scena.
Senza perdere troppo tempo, breve colazione e subito via di corsa verso il rifugio Auronzo.
Abbiamo cercato di scegliere un periodo buono andando in Giugno, lontano dall’affollamento che a breve, nei mesi di Luglio ed Agosto, avremmo potuto trovare. Le famose cime sono lì, ad un passo…quindi che aspettare? Breve sistemazione nelle camerate e poi subito fuori a scattare ed esplorare un posto, almeno per me, completamente nuovo. Ero stanco di vederle fotografate dagli altri queste cime, le volevo mie, anche solo per uno scatto, anche con le nuvole, anche con la pioggia, anche con il temporale…insomma le volevo fortemente fotografare.
L’itinerario è il classico giro ad anello. Il sentiero è quasi pianeggiante quindi adatto a tutti ed è pieno di spunti fotografici. E’ difficile non divertirsi in questo contesto, e tutti lo sanno che quando ci si diverte il tempo vola, infatti è giunto il momento del rientro per il pranzo. Arrivati all’Auronzo, giusto il tempo di sederci a mangiare dell’ottimo cibo che fuori dalle finestre si scatena l’inferno. Nebbia, nuvoloni bassi che arrivano da destra e sinistra, lampi e tuoni. Di tutto e di più insomma. Purtroppo prosegue per varie ore, infatti alle 18 il tempo era ancora incerto e le mie speranze per andare al vicino Locatelli a fare il tramonto erano pari allo zero!
Ma quando il pensiero ormai era concentrato sulla cena, ecco che un piccolo spiraglio di luce prova a farci cambiare idea. Partiamo comunque!
Bene, detto fatto. In cinque partiamo anche se il cielo minacciava ancora timore. La nostra musica per il viaggio erano i tuoni che da lontano ci ricordavano che la montagna può essere pericolosa se presa alla leggera. Acceleriamo il passo come non mai, ed in poco meno di un’ora giungiamo al Rifugio Locatelli. Ci prepariamo per qualche scatto al tramonto, ma dobbiamo scordarci cieli infuocati e cime dorate. E pure la cena era un lontano ricordo.
Riprende a piovere. Il Locatelli è ancora chiuso, ma le porte del Rifugio invernale accanto erano aperte e ci ripariamo li dalla pioggia.
Poco dopo aver smesso, nuvoloni veloci scorrono sopra la nostra testa. Quindi, primo piano sulle tre cime, filtro ND pesante e via…tempi di circa 2, 3 minuti e divertiamoci un po’!
L’ora blu è stata insistente ma pian piano, come sempre dopo ogni temporale, ecco che tutto è stato spazzato via e pian piano le stelle compaiono.
Subito in assetto notturna: iso 3.200 – f/2,8 – 25 sec. scatto remoto e nessuno ci ferma più!
Saliamo fino alla vicina Torre Toblin e una serie di panoramiche ed autoscatti non ce li toglie nessuno.
Si è fatto tardi, sono quasi le 2 di notte e la sveglia per l’alba è già li pronta che ci aspetta alle 4,45!
Sacco a pelo, sguardo verso il cielo pieno di stelle e con la luna che mi guarda. Dolcemente mi addormento.
L’alba ci ripaga del tramonto mancato. Infatti l’acqua della sera prima ha creato varie pozzanghere che ho usato per i riflessi negli scatti della mattina. Anche quì gli spunti e il divertimento non sono mancati.
Dopo circa 2 ore decidiamo di scendere ai vicini sottostanti Laghi dei Piani dove scattiamo le ultime fotografie e decidiamo per il rientro ricompattando il gruppo all’Auronzo.
Ci scambiamo i racconti e le fotografie davanti ad una meritata colazione e pian piano programmiamo il rientro.
Anche questa volta la Montagna non mi ha deluso nonostante il tempo sia stato parzialmente avverso. Ci insegna sempre qualcosa di nuovo.
Ed io spero con le mie fotografie di avervi mostrato qualcosa di tutto questo.
© Claudio Fontana
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